RECENSIONI - ARTICOLI - INTERVISTE
"NERO SU BIANCO - AVERSA (CE) - 19/1/2014
SEMIFINALISTA AL 20mo PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE
"TROFEO PENNA D'AUTORE" - 6 Febbraio 2014 -
"TROFEO PENNA D'AUTORE" - 6 Febbraio 2014 -
RECENSIONE SULL' "ANCORA" del 28/2/2014
CHIAIA MAGAZINE - NAPOLI - febbraio/marzo 2014
L'INCHIOSTRO FRESCO - NOVI LIGURE (AL) - 26 marzo 2014.
Dal sito Donnissima.it: http://www.donnissima.it/letteratura-cultura/incontriamo/Intervista-all-autrice-campana-Rosa-Amato/3848/
Intervista all'autrice campana Rosa Amato
Rosa Amato è un'autrice campana originaria del Vomero. Inizia la sua carriera di autrice con l'opera storica "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" pubblicata da Impressioni Grafiche.
Basata sulla vita dell'aristocratica Costanza del Carretto Doria, nipote del noto ammiraglio Andrea Doria, porta il pubblico in un'epoca di glorie e onori appartenuto alla nostra amata Italia, disegnando con parsimonia il profilo di una donna passata alla storia.
L'autrice, insegnante all'Istituto Superiore "Rita Levi Montalicini" di Acqui Terme in provincia di Alessandria, ha ottenuto buoni riscontri con la sua opera, arrivando semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014) e ottenendo recensioni e articoli di pregio presso quotidiani e riviste campane.
Una prima esperienza molto interessante diremmo, e con tante soddisfazioni. Ma parliamone direttamente con la scrittrice in questa intervista.
Salve Rosa,
mi fa molto piacere poterti intervistare, perché credo tu abbia scritto un'opera di grande interesse storico e culturale, oltre che molto vicino alle nostre origini.
Ce ne parli brevemente? Come e da cosa è nata l'idea di raccontare la vita di un personaggio realmente esistito nella nostra storia.
RISPOSTA:
La lettura di biografie di personaggi storici, in particolare donne, è un interesse che coltivo da adolescente quando collezionavo libri di eroine del passato, come Giovanna D’Arco, o nobildonne come Isabella D’Este, Lucrezia Borgia, fino ad arrivare a regine del calibro di Sissy e la regina Vittoria. Mi immergevo nella lettura e idealmente facevo un tuffo nel passato, nel contesto sociale, religioso e culturale di queste donne, talvolta poco apprezzate per il loro atteggiamento “innovativo” e “progressista” per l’epoca in cui vivevano ma molto coraggiose nel manifestare comunque il loro pensiero e le loro azioni. Questi personaggi erano in grado di suscitare in me grande ammirazione per la coerenza dei loro ideali, per l’insegnamento che con la loro vita, seppur attraversata da vicende poco piacevoli, potevano trasmettere e ne restavo irrimediabilmente affascinata. Ricordo ancora con quale cura riponevo tali biografie sugli scaffali della mia libreria per poi riprenderle e rileggerle nei momenti difficili, inebriandomi della loro saggezza e forza d’animo. Direi che l’idea di raccontare la vita di un personaggio realmente esistito era connaturata in me e traeva spunto proprio dalle letture che hanno accompagnato e ancora accompagnano la mia vita.
Chi era realmente Costanza del Carretto Doria? Che idea ti sei fatta di lei?
RISPOSTA:
Costanza era una nobildonna cinquecentesca figlia del suo tempo, rispettosa del costume che s’imponeva alle donne dell’epoca, modesta, sobria nel parlare, nell’atteggiarsi e nel relazionarsi con gli altri; subordinata alle scelte del padre o del marito, non per incapacità, ma per l’obbedienza che si richiedeva ad una donna dell’epoca. Tuttavia, rimasta vedova, si ritagliò molti spazi d’iniziativa autonoma che precedentemente le erano stati sottratti dalla volontà dell’uomo e che confluirono soprattutto nell’amministrazione oculata, parsimoniosa, perspicace e dinamica del suo patrimonio, imparando ad adoperare gli strumenti finanziari dell’epoca tanto da lasciare ai suoi eredi un patrimonio notevolmente accresciuto di quasi quattro volte il patrimonio iniziale. Personaggio poco conosciuto, Costanza spese la sua vita tra Genova e Napoli arricchendosi di tutto quello che le due città, lontane e diverse, potevano trasmetterle in termini di tradizioni, usi, costumi, come l’intraprendenza economica tipicamente genovese e la filantropia, qualità di spicco dell’Italia meridionale.
Credi che il suo arrivo a Napoli sia stato rilevante ai fini di un'evoluzione stessa della città all'epoca? Come ha contribuito, secondo te, al miglioramento del territorio, se ha contribuito in qualche modo?
RISPOSTA:
A differenza di altre nobildonne napoletane che si dedicavano ad attività di beneficenza elargendo grosse somme di denaro, più per portare lustro al proprio casato che per vocazione innata, Costanza era profondamente umana e vicina agli altri non per dovere dettato dal suo status ma perché era intimamente toccata dalle miserie altrui e restava costernata al punto da elargire gesti di carità profonda, come quelli indirizzati alla costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e alla “Casa del Rifugio”, nelle cui stanze furono radunate le ragazze di strada. La sua intensa attività caritativa permise di alleviare una piaga che affliggeva la Napoli dell’epoca come la povertà e l’indigenza, molto sentite nelle grandi città. Ciò poneva un freno anche all’accattonaggio che ne conseguiva e alla disoccupazione. Tutto questo non lo fece da sola ma, richiamando l’ordine dei Chierici Regolari Teatini a Napoli, fu supportata dalla loro intraprendente attività missionaria.
Se potessi paragonarla ad una donna moderna, magari ad una Principessa moderna (perché ricordiamo che lei, sposando il Principe Carlo de Lannoy, divenne Principessa di Sulmona), quali caratteristiche le attribuiresti? Come credi sarebbe e di cosa si occuperebbe?
RISPOSTA:
È difficile paragonarla ad una donna moderna o ad una principessa dei nostri giorni. Tuttavia potrebbe somigliare vagamente a Rania di Giordania: colta, autonoma, impegnata nel lavoro, capace di gestire e non di lasciarsi gestire, con un occhio particolare alla sua famiglia e al futuro della sua discendenza ma mai lontana dalla realtà nella quale si immedesima e vive, quindi sempre protesa verso gli altri. Una principessa caratterialmente forte e allo stesso tempo di una umanità profonda.
Infine ti chiedo di invitare il pubblico a seguirti con un messaggio a piacere.
RISPOSTA:
Il messaggio che vorrei lanciare non sta tanto nell’invitare all’acquisto del mio libro, che lascio alla libera scelta di ognuno, quanto a non dimenticare la storia e tutto quello che può ancora insegnarci. In un’epoca in cui il virtuale, il fantasy, le illusioni gettate da internet vanno per la maggiore perché ci aiutano a staccarci dalla cruda realtà, non dimentichiamoci del passato, delle persone che hanno affrontato vicende umane e spirituali legate al loro periodo storico, non sempre fiorente ma irto di difficoltà sociali ed economiche più del nostro. Tutto ciò può darci la spinta a non scoraggiarci ma a fare come loro, i quali forti delle loro idee, ci hanno creduto fino in fondo e hanno trovato la forza per uscire dal buio tunnel della loro epoca.
E segnaliamo, dunque, il sito ufficiale dedicato alla tua opera al link:http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ invitando le persone ad acquistare, ordinandolo in libreria o anche on line, presso il loro store preferito, il tuo interessante libro.
Tiziana Iaccarino.
Dal sito Penna d'Oca: http://www.pennadoca.net/wordpress/?p=205
Incontro con l’autrice Rosa Amato.
Ho il piacere di incontrare virtualmente un’autrice campana molto interessante, a mio avviso. Innanzitutto perché ha esordito nel settore editoriale con un’opera di pregio dedicata alla figura poliedrica di un personaggio realmente esistito: Costanza del Carretto Doria, nipote del grande ammiraglio Andrea Doria e poi perché è una persona molto preparata e di grande professionalità.
L’opera dal titolo completo “Costanza del Carretto Doria: un’aristocratica napoletana dall’intraprendenza economica genovese” con sottotitolo “Analisi di un patrimonio nobiliare” pubblicata da Impressioni Grafiche, fa un’analisi molto appassionata e appassionante di questa figura femminile forse anche molto moderna per la sua epoca, parliamo del ’500 italiano.
Costanza del Carretto Doria era genovese, ma si trasferì a Napoli. Sposò il Principe Carlo de Lannoy e divenne Principessa di Sulmona. Si dice fosse una donna molto diversa dalle aristocratiche del tempo solo intente a esibire le proprie ricchezze per mostrare la grandezza del casato da cui provenivano. Costanza, infatti, era una donna che aiutava il prossimo sapendo rendersi utile e gestendo con dovizia il suo patrimonio. Ma di questo ci parlerà meglio l’autrice.
Rosa Amato si è laureata all’Università Federico II di Napoli con una tesi in Storia moderna. Pertanto, la materia che maggiormente la appassiona è divenuta il mezzo col quale ha deciso di analizzare determinate epoche e i suoi personaggi.
Ma sarà la stessa autrice a raccontarsi.
Ciao Rosa,
mi fa molto piacere scoprire la tua storia e in particolare curiosare intorno alla figura femminile di cui hai deciso di parlare nella tua prima opera letteraria, una biografia. A cosa è dovuta questa scelta?
RISPOSTA:
Leggere biografie di personaggi storici è sempre stato un mio interesse che negli anni è tendenzialmente cresciuto fino a culminare nella tesi di laurea in storia moderna e, infine, nella stesura di questo saggio storico dedicato alla vita della principessa Costanza del Carretto Doria, nipote del celebre ammiraglio Andrea Doria. In realtà la scelta è caduta su di lei perché è un personaggio dalle mille sfaccettature non ancora rivelate del tutto, quindi quale occasione migliore per portare per la prima volta a conoscenza del pubblico una figura femminile che svela un altro volto delle nobildonne del Cinquecento: quello della intraprendenza sul piano sociale ed economico a dispetto di chi le crede dedite solo alle frivolezze e ad atteggiamenti di facciata.
Raccontaci chi era Costanza del Carretto Doria e il motivo con il quale ti ha “convinto” a raccontare la sua vita.
RISPOSTA:
Costanza era una nobildonna nata nel XVI secolo per cui possedeva tutti i privilegi aristocratici ma anche i limiti dell’essere donna, come l’obbedienza al padre e poi al marito, spazi di autonomia limitati al solo governo della casa e nessuna intromissione nelle faccende politiche del paese ed economiche della famiglia. Tuttavia, nonostante tali divieti, rimasta vedova dopo soli 5 anni di matrimonio, seppe far leva sul suo spirito imprenditoriale tramandatole dagli avi genovesi facendo meglio di quanto avrebbe saputo fare un uomo dell’epoca. Infatti si adoperò affinché il suo patrimonio lievitasse al punto da lasciare ai suoi successori una considerevole eredità e, allo stesso tempo, si impegnò in opere di beneficenza come la costruzione della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e La Casa del Rifugio, dove accolse le ragazze di strada.
Cosa hai trovato di diverso in lei rispetto alle nobildonne dell’epoca oltre, a quanto sembra, la generosità e l’intraprendenza?
RISPOSTA:
Nonostante la libertà che si era presa dopo essere rimasta vedova, non era facile per una donna dell’epoca, in una società assolutamente maschilista, amministrare un patrimonio tanto vasto e soprattutto essere presa sul serio nelle sue tante operazioni finanziarie, non avallandosi di nessuna autorizzazione maschile né del consenso dei familiari. Costanza era determinata a farsi strada da sola tra mille difficoltà e così fece. I risultati della sua attività parlano da soli.
Che tipo di ricerche hai dovuto affrontare e quanto tempo ti ci è voluto per raccogliere le informazioni che, di certo, avrai dovuto conoscere per raccontare la vita di questa nobildonna?
RISPOSTA:
Le fonti dalle quali ho acquisito le innumerevoli informazioni riguardanti la sua vita, il suo palazzo, i suoi beni e le sue attività finanziarie e caritative sono quelle presenti nei documenti notarili conservati negli Archivi di Stato di Napoli e Doria Pamphilij di Roma. Successivamente le ricerche si sono spostate al nord, nei territori appartenenti alla provincia di Genova, Savona, Alessandria e Asti dove si trovano le origini della famiglia Del Carretto. Ed è singolare come una ricerca partita anni fa a Napoli e poi a Roma, sia poi continuata al nord d’Italia nelle stesse zone dove mi sono trasferita per insegnare. Una coincidenza, caso fortuito oppure, come faceva notare un mio amico appassionato di ricerca storica, i personaggi a cui ci si affeziona ti aiutano dall’aldilà ad unire i fili della loro vita.
Ora ti faccio una domanda che può risultare strana, ma se tu fossi vissuta in quell’epoca e avessi deciso di scrivere la biografia della Principessa di Sulmona, perché Costanza divenne Principessa dopo aver sposato il Principe Carlo de Lannoy, cosa avresti raccontato e cosa avresti voluto chiederle? Avresti avuto almeno una domanda da porle direttamente?
RISPOSTA:
Avrei raccontato anche le storie e le vite dei personaggi che ruotavano attorno a lei, dalla servitù ai ragazzi di strada, dai contadini ai mercanti. Insomma, la vita sicuramente poco agiata e faticosa che la povera gente conduceva e di cui abbiamo scarne testimonianze scritte. Le avrei chiesto cosa vedeva di così terribile attorno a lei tanto da indurla a finanziare instancabilmente con grosse somme di denaro opere di beneficenza a favore degli ultimi e dei diseredati.
Infine, secondo te, che tipo di patrimonio culturale credi abbia lasciato questo personaggio della nostra storia?
RISPOSTA:
Costanza lascia un patrimonio culturale di notevole bellezza come la Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e la Casa del Rifugio in via dei Tribunali, entrambe a Napoli. Chiesa davvero maestosa, la prima, ed incantevole per le rifiniture di pregio, per le opere in essa conservate e per l’annesso convento, ora sede del Tribunale Militare di Napoli. La Casa del Rifugio è attualmente sede della chiesa di Santa Maria del Rifugio.
E poi anticipaci i tuoi progetti. Hai altri manoscritti oppure opere nel cassetto che vorresti porre all’attenzione del pubblico e di che genere?
RISPOSTA:
Dopo essermi cimentata nella stesura di un saggio storico, seppur dallo stile per così dire agile e asciutto, vorrei mettermi alla prova con un libro di racconti, sempre a sfondo storico, unendo così la mia passione per la storia alla necessità di pubblicare un genere alla portata di tutti, che sia meno settoriale e che possa avvicinare la gente alla storia, che è e sarà sempre “magistra vitae”.
Segnaliamo il sito ufficiale della tua opera al link: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ e invitiamo il pubblico a ordinare il tuo libro in libreria oppure anche on line presso i maggiori store, perché va detto che è davvero molto interessante.
Grazie per la tua disponibilità!
Tiziana Iaccarino.
Dal sito Comunicati.eu: http://www.comunicati.eu/lopera-della-amato-semifinalista-al-trofeo-penna-dautore-20344
L’opera della Amato semifinalista al “Trofeo Penna d’Autore”.Scritto da Tiziana Iaccarino il 31 marzo 2014. Pubblicato in Arte, Cultura, Libri
La prima opera letteraria dell’autrice Rosa Amato dal titolo “Costanza del Carretto Doria: un’aristocratica napoletana dall’intraprendenza economica” (Impressioni Grafiche) pubblicata nel 2013 è partita col piede giusto ottenendo un buon posto in semifinale al 20° Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore” (6 febbraio 2014).
Un riconoscimento certamente meritato per un’autrice che ha esordito con la scelta di trattare in una biografia la vita di una nobildonna del ’500, tra l’altro nipote del noto ammiraglio Andrea Doria.
L’opera di pregio che sarà costata non poca fatica alla sua autrice in quanto ad analisi e ricerche in questo suo contesto e argomento, inoltre, ha ricevuto ottimi riscontri dai giornali e buone premesse per divenire una lettura gradevole e magari destinata non solo agli amanti del genere, ma anche (perché no?) alle scuole e agli studenti, ai professori e agli storici.
Una prova non da poco per Rosa Amato, nata a Napoli nel 1973, che ha studiato Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli discutendo una tesi in Storia moderna, manco a dirlo.
Una professionista che si è dedicata a ricerche e analisi storiche anche per l’Istituto per la Storia Sociale e Religiosa del Mezzogiorno. Un impegno non da poco che le ha portato, di certo, grandi soddisfazioni e meriti degni di questo nome.
In seguito, la Amato si è dedicata all’insegnamento, attualmente presso l’Istituto Superiore “Rita Levi Montalicini” di Acqui Terme in provincia di Alessandria, ha così dato inizio a un debutto letterario di interesse ampio che merita attenzione.
Per ogni info: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Tiziana Iaccarino.
Dal sito InTopic: http://www.intopic.it/articolo/185535/ I riscontri positivi della prima opera letteraria di Rosa Amato.Venerdì, 28 Marzo 2014, 3 letture
Riscontri positivi che certamente incoraggeranno l'autrice Rosa Amato a proseguire nella carriera letteraria, dopo l'esordio con l'opera storica "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" (Impressioni Grafiche).
Forse una scelta mirata quella della Amato, dopo aver studiato Scienze Politiche all'università Federico II di Napoli e aver discusso la tesi in Storia moderna, o forse una tappa della sua carriera, ma di certo un buon inizio, anche perché tra gli emergenti non si trovano facilmente studiosi o appassionati di Storie pronti a mettersi in gioco con la stesura di un argomento di cultura nazionale ad ampio raggio.
Certamente una scelta azzeccata, se si pensa che l'opera, ha già ottenuto delle soddisfazioni che la sua autrice ha portato a casa quasi a confermarle di aver intrapreso il cammino giusto.
Nel sito ufficiale dedicato all'opera e dove l'autrice si presenta, sono elencate solo alcune recensioni, gli articoli e un piacevole booktrailer, ma di certo i detti obiettivi non si saranno limitati a questo, perché la scelta di portare all'attenzione del pubblico la biografia di una nobildonna del '500, le permetterà di farsi conoscere da chi la Storia la apprezza da sempre per una passione naturale.
Inoltre, è possibile trovare ritratti, stemmi, fotografie e una documentazione molto vasta riguardante la famiglia del Carretto.
Ecco un estratto dalla pagina Fotogallery:
La famiglia "del Carretto" era divisa in rami, signori di Feudi del basso Piemonte e della Riviera Ligure di Ponente. Capostipite della famiglia fu Enrico del Vasto . I suoi figli, Ottone ed Enrico, si divisero i domini del padre :Ottone ebbe Savona, i Feudi est fra le Bormide, fino ad Acqui, Sessame, Bubbio, Cassinasco, Monastero Bormida e Ponti. Da Ottone discendono i "del Carretto" di Ponti e di Sessame. Da Enrico II, discendono i "del Carretto" di Mombaldone.
Per info: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Dal sito Positano News: http://www.positanonews.it/articolo/133853/la-prima-opera-dell-autrice-rosa-amato
28/03/2014La prima opera dell'autrice Rosa Amato.
L'opera di Rosa Amato.
La prima opera letteraria dell'autrice Rosa Amato è arrivata semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014) e ha ottenuto recensioni molto positive, articoli e buoni riscontri per essere un vero e proprio debutto. Dal titolo "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" (Impressioni Grafiche), il libro racconta la vita della nipote del grande ammiraglio Andrea Doria. Una figura femminile del '500 italiano che evidentemente ha catturato la curiosità e l'interesse dell'autrice che ha studiato Scienze Politiche e ha discusso una tesi in Storia moderna presso l'Università Federico II di Napoli. Si dice che Costanza del Carretto Doria, genovese di nascita, ma napoletana di adozione, sia stata una nobildonna ricordata per le sue doti umane e soprattutto di grande parsimonia e intraprendenza nell'amministrare il suo patrimonio, tanto da farlo fruttificare quattro volte tanto la dote iniziale, caratteristica questa lontana dall’atteggiamento noncurante che i nobili dell’epoca avevano per il denaro. Dopo aver sposato il Principe Carlo de Lannoy, divenne Principessa di Sulmona e si dedicò anche ad assistere i bisognosi. Una donna che incuriosisce per la sua forza d’animo, malgrado le tristi vicende della sua vita (rimase vedova e sola dopo appena 5 anni di matrimonio) e capace di risollevarsi dalla nei momenti difficili, nonostante una salute cagionevole. Una biografia che ne fa un quadro completo e alla portata del pubblico (lo stile adoperato è agile e asciutto, privo di tecnicismi tipici dei saggi storici) e degli amanti del genere, perché la Storia, dopotutto, è stata fatta anche e soprattutto da grandi uomini e grandi donne. Dati dell'opera. Titolo: "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica". Autrice: Rosa Amato Casa Editrice: Impressioni Grafiche Data di Pubblicazione: 2013 ISBN: 8861951201 ISBN-13: 9788861951204 Pagine: 172 Prezzo: € 10,00 Sito: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/
Dal sito NoiDonne.org: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=05349
Costanza del Carretto Doria.Costanza del Carretto Doria era una nobildonna genovese trasferitasi a Napoli. Dopo il matrimonio con il Principe Carlo de Lannoy divenne Principessa di Sulmona.
Costanza del Carretto Doria era una nobildonna genovese trasferitasi a Napoli. Dopo il matrimonio con il Principe Carlo de Lannoy divenne Principessa di Sulmona. Nipote del grande e conosciuto ammiraglio Andrea Doria, Costanza era secondogenita di Vittoria Piccolomini e Marcantonio del Carretto Doria.
Un donna che si è distinta dalle altre per l'epoca nella quale ha vissuto, sia attraverso le sue generose doti umane che per la sua capacità di gestire il patrimonio di famiglia, riuscendo a farlo lievitare di ben quattro volte la dote iniziale attraverso l’utilizzo degli strumenti finanziari dell’epoca. Una donna, quindi, non dedita a frivolezze inutili ma impegnata nel sociale e intraprendente economicamente.
A parlarne con un tratto certamente molto meticoloso è l'autrice Rosa Amato, insegnante, nella sua prima opera letteraria dal titolo "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" pubblicata da Impressioni Grafiche nel 2013.
Laureata all'Università Federico II di Napoli, l'autrice che ha studiato Scienze Politiche, ma ha trattato nella sua tesi di Storia moderna, è riuscita ad ottenere buoni riscontri dalla sua prima pubblicazione.
Ha ricevuto articoli e recensioni incoraggianti presso quotidiani campani ed è persino arrivata semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014).
Ecco solo un paio di titoli di giornale riguardanti l'opera della Amato, menzionati anche sul sito indicato più sotto: "Costanza, grande donna" (Nero su Bianco, Aversa 2014), "Rosa Amato riscopre la Principessa Costanza" (Chiaia Magazine di Napoli, 2014).
L'opera è ordinabile in qualunque libreria italiana e presso i maggiori store on line.
Per info, il sito dedicato all'opera potrà offrire maggiori riscontri: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Menzione anche su Libero, sezione 24x7 da fonte Positano News che è loro partner- Link: http://247.libero.it/focus/13631044/0/la-prima-opera-dell-autrice-rosa-amato/ .La prima opera dell'autrice Rosa Amato
30-3-2014
La prima opera dell'autrice Rosa Amato.. consentito l'uso dei testi con l'obbligo di citare la fonte come per legge, oppure contattare la redazione. La prima opera letteraria dell'autrice Rosa Amato e ...Leggi la notizia
Intervista all'autrice campana Rosa Amato
Rosa Amato è un'autrice campana originaria del Vomero. Inizia la sua carriera di autrice con l'opera storica "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" pubblicata da Impressioni Grafiche.
Basata sulla vita dell'aristocratica Costanza del Carretto Doria, nipote del noto ammiraglio Andrea Doria, porta il pubblico in un'epoca di glorie e onori appartenuto alla nostra amata Italia, disegnando con parsimonia il profilo di una donna passata alla storia.
L'autrice, insegnante all'Istituto Superiore "Rita Levi Montalicini" di Acqui Terme in provincia di Alessandria, ha ottenuto buoni riscontri con la sua opera, arrivando semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014) e ottenendo recensioni e articoli di pregio presso quotidiani e riviste campane.
Una prima esperienza molto interessante diremmo, e con tante soddisfazioni. Ma parliamone direttamente con la scrittrice in questa intervista.
Salve Rosa,
mi fa molto piacere poterti intervistare, perché credo tu abbia scritto un'opera di grande interesse storico e culturale, oltre che molto vicino alle nostre origini.
Ce ne parli brevemente? Come e da cosa è nata l'idea di raccontare la vita di un personaggio realmente esistito nella nostra storia.
RISPOSTA:
La lettura di biografie di personaggi storici, in particolare donne, è un interesse che coltivo da adolescente quando collezionavo libri di eroine del passato, come Giovanna D’Arco, o nobildonne come Isabella D’Este, Lucrezia Borgia, fino ad arrivare a regine del calibro di Sissy e la regina Vittoria. Mi immergevo nella lettura e idealmente facevo un tuffo nel passato, nel contesto sociale, religioso e culturale di queste donne, talvolta poco apprezzate per il loro atteggiamento “innovativo” e “progressista” per l’epoca in cui vivevano ma molto coraggiose nel manifestare comunque il loro pensiero e le loro azioni. Questi personaggi erano in grado di suscitare in me grande ammirazione per la coerenza dei loro ideali, per l’insegnamento che con la loro vita, seppur attraversata da vicende poco piacevoli, potevano trasmettere e ne restavo irrimediabilmente affascinata. Ricordo ancora con quale cura riponevo tali biografie sugli scaffali della mia libreria per poi riprenderle e rileggerle nei momenti difficili, inebriandomi della loro saggezza e forza d’animo. Direi che l’idea di raccontare la vita di un personaggio realmente esistito era connaturata in me e traeva spunto proprio dalle letture che hanno accompagnato e ancora accompagnano la mia vita.
Chi era realmente Costanza del Carretto Doria? Che idea ti sei fatta di lei?
RISPOSTA:
Costanza era una nobildonna cinquecentesca figlia del suo tempo, rispettosa del costume che s’imponeva alle donne dell’epoca, modesta, sobria nel parlare, nell’atteggiarsi e nel relazionarsi con gli altri; subordinata alle scelte del padre o del marito, non per incapacità, ma per l’obbedienza che si richiedeva ad una donna dell’epoca. Tuttavia, rimasta vedova, si ritagliò molti spazi d’iniziativa autonoma che precedentemente le erano stati sottratti dalla volontà dell’uomo e che confluirono soprattutto nell’amministrazione oculata, parsimoniosa, perspicace e dinamica del suo patrimonio, imparando ad adoperare gli strumenti finanziari dell’epoca tanto da lasciare ai suoi eredi un patrimonio notevolmente accresciuto di quasi quattro volte il patrimonio iniziale. Personaggio poco conosciuto, Costanza spese la sua vita tra Genova e Napoli arricchendosi di tutto quello che le due città, lontane e diverse, potevano trasmetterle in termini di tradizioni, usi, costumi, come l’intraprendenza economica tipicamente genovese e la filantropia, qualità di spicco dell’Italia meridionale.
Credi che il suo arrivo a Napoli sia stato rilevante ai fini di un'evoluzione stessa della città all'epoca? Come ha contribuito, secondo te, al miglioramento del territorio, se ha contribuito in qualche modo?
RISPOSTA:
A differenza di altre nobildonne napoletane che si dedicavano ad attività di beneficenza elargendo grosse somme di denaro, più per portare lustro al proprio casato che per vocazione innata, Costanza era profondamente umana e vicina agli altri non per dovere dettato dal suo status ma perché era intimamente toccata dalle miserie altrui e restava costernata al punto da elargire gesti di carità profonda, come quelli indirizzati alla costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e alla “Casa del Rifugio”, nelle cui stanze furono radunate le ragazze di strada. La sua intensa attività caritativa permise di alleviare una piaga che affliggeva la Napoli dell’epoca come la povertà e l’indigenza, molto sentite nelle grandi città. Ciò poneva un freno anche all’accattonaggio che ne conseguiva e alla disoccupazione. Tutto questo non lo fece da sola ma, richiamando l’ordine dei Chierici Regolari Teatini a Napoli, fu supportata dalla loro intraprendente attività missionaria.
Se potessi paragonarla ad una donna moderna, magari ad una Principessa moderna (perché ricordiamo che lei, sposando il Principe Carlo de Lannoy, divenne Principessa di Sulmona), quali caratteristiche le attribuiresti? Come credi sarebbe e di cosa si occuperebbe?
RISPOSTA:
È difficile paragonarla ad una donna moderna o ad una principessa dei nostri giorni. Tuttavia potrebbe somigliare vagamente a Rania di Giordania: colta, autonoma, impegnata nel lavoro, capace di gestire e non di lasciarsi gestire, con un occhio particolare alla sua famiglia e al futuro della sua discendenza ma mai lontana dalla realtà nella quale si immedesima e vive, quindi sempre protesa verso gli altri. Una principessa caratterialmente forte e allo stesso tempo di una umanità profonda.
Infine ti chiedo di invitare il pubblico a seguirti con un messaggio a piacere.
RISPOSTA:
Il messaggio che vorrei lanciare non sta tanto nell’invitare all’acquisto del mio libro, che lascio alla libera scelta di ognuno, quanto a non dimenticare la storia e tutto quello che può ancora insegnarci. In un’epoca in cui il virtuale, il fantasy, le illusioni gettate da internet vanno per la maggiore perché ci aiutano a staccarci dalla cruda realtà, non dimentichiamoci del passato, delle persone che hanno affrontato vicende umane e spirituali legate al loro periodo storico, non sempre fiorente ma irto di difficoltà sociali ed economiche più del nostro. Tutto ciò può darci la spinta a non scoraggiarci ma a fare come loro, i quali forti delle loro idee, ci hanno creduto fino in fondo e hanno trovato la forza per uscire dal buio tunnel della loro epoca.
E segnaliamo, dunque, il sito ufficiale dedicato alla tua opera al link:http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ invitando le persone ad acquistare, ordinandolo in libreria o anche on line, presso il loro store preferito, il tuo interessante libro.
Tiziana Iaccarino.
Dal sito Penna d'Oca: http://www.pennadoca.net/wordpress/?p=205
Incontro con l’autrice Rosa Amato.
Ho il piacere di incontrare virtualmente un’autrice campana molto interessante, a mio avviso. Innanzitutto perché ha esordito nel settore editoriale con un’opera di pregio dedicata alla figura poliedrica di un personaggio realmente esistito: Costanza del Carretto Doria, nipote del grande ammiraglio Andrea Doria e poi perché è una persona molto preparata e di grande professionalità.
L’opera dal titolo completo “Costanza del Carretto Doria: un’aristocratica napoletana dall’intraprendenza economica genovese” con sottotitolo “Analisi di un patrimonio nobiliare” pubblicata da Impressioni Grafiche, fa un’analisi molto appassionata e appassionante di questa figura femminile forse anche molto moderna per la sua epoca, parliamo del ’500 italiano.
Costanza del Carretto Doria era genovese, ma si trasferì a Napoli. Sposò il Principe Carlo de Lannoy e divenne Principessa di Sulmona. Si dice fosse una donna molto diversa dalle aristocratiche del tempo solo intente a esibire le proprie ricchezze per mostrare la grandezza del casato da cui provenivano. Costanza, infatti, era una donna che aiutava il prossimo sapendo rendersi utile e gestendo con dovizia il suo patrimonio. Ma di questo ci parlerà meglio l’autrice.
Rosa Amato si è laureata all’Università Federico II di Napoli con una tesi in Storia moderna. Pertanto, la materia che maggiormente la appassiona è divenuta il mezzo col quale ha deciso di analizzare determinate epoche e i suoi personaggi.
Ma sarà la stessa autrice a raccontarsi.
Ciao Rosa,
mi fa molto piacere scoprire la tua storia e in particolare curiosare intorno alla figura femminile di cui hai deciso di parlare nella tua prima opera letteraria, una biografia. A cosa è dovuta questa scelta?
RISPOSTA:
Leggere biografie di personaggi storici è sempre stato un mio interesse che negli anni è tendenzialmente cresciuto fino a culminare nella tesi di laurea in storia moderna e, infine, nella stesura di questo saggio storico dedicato alla vita della principessa Costanza del Carretto Doria, nipote del celebre ammiraglio Andrea Doria. In realtà la scelta è caduta su di lei perché è un personaggio dalle mille sfaccettature non ancora rivelate del tutto, quindi quale occasione migliore per portare per la prima volta a conoscenza del pubblico una figura femminile che svela un altro volto delle nobildonne del Cinquecento: quello della intraprendenza sul piano sociale ed economico a dispetto di chi le crede dedite solo alle frivolezze e ad atteggiamenti di facciata.
Raccontaci chi era Costanza del Carretto Doria e il motivo con il quale ti ha “convinto” a raccontare la sua vita.
RISPOSTA:
Costanza era una nobildonna nata nel XVI secolo per cui possedeva tutti i privilegi aristocratici ma anche i limiti dell’essere donna, come l’obbedienza al padre e poi al marito, spazi di autonomia limitati al solo governo della casa e nessuna intromissione nelle faccende politiche del paese ed economiche della famiglia. Tuttavia, nonostante tali divieti, rimasta vedova dopo soli 5 anni di matrimonio, seppe far leva sul suo spirito imprenditoriale tramandatole dagli avi genovesi facendo meglio di quanto avrebbe saputo fare un uomo dell’epoca. Infatti si adoperò affinché il suo patrimonio lievitasse al punto da lasciare ai suoi successori una considerevole eredità e, allo stesso tempo, si impegnò in opere di beneficenza come la costruzione della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e La Casa del Rifugio, dove accolse le ragazze di strada.
Cosa hai trovato di diverso in lei rispetto alle nobildonne dell’epoca oltre, a quanto sembra, la generosità e l’intraprendenza?
RISPOSTA:
Nonostante la libertà che si era presa dopo essere rimasta vedova, non era facile per una donna dell’epoca, in una società assolutamente maschilista, amministrare un patrimonio tanto vasto e soprattutto essere presa sul serio nelle sue tante operazioni finanziarie, non avallandosi di nessuna autorizzazione maschile né del consenso dei familiari. Costanza era determinata a farsi strada da sola tra mille difficoltà e così fece. I risultati della sua attività parlano da soli.
Che tipo di ricerche hai dovuto affrontare e quanto tempo ti ci è voluto per raccogliere le informazioni che, di certo, avrai dovuto conoscere per raccontare la vita di questa nobildonna?
RISPOSTA:
Le fonti dalle quali ho acquisito le innumerevoli informazioni riguardanti la sua vita, il suo palazzo, i suoi beni e le sue attività finanziarie e caritative sono quelle presenti nei documenti notarili conservati negli Archivi di Stato di Napoli e Doria Pamphilij di Roma. Successivamente le ricerche si sono spostate al nord, nei territori appartenenti alla provincia di Genova, Savona, Alessandria e Asti dove si trovano le origini della famiglia Del Carretto. Ed è singolare come una ricerca partita anni fa a Napoli e poi a Roma, sia poi continuata al nord d’Italia nelle stesse zone dove mi sono trasferita per insegnare. Una coincidenza, caso fortuito oppure, come faceva notare un mio amico appassionato di ricerca storica, i personaggi a cui ci si affeziona ti aiutano dall’aldilà ad unire i fili della loro vita.
Ora ti faccio una domanda che può risultare strana, ma se tu fossi vissuta in quell’epoca e avessi deciso di scrivere la biografia della Principessa di Sulmona, perché Costanza divenne Principessa dopo aver sposato il Principe Carlo de Lannoy, cosa avresti raccontato e cosa avresti voluto chiederle? Avresti avuto almeno una domanda da porle direttamente?
RISPOSTA:
Avrei raccontato anche le storie e le vite dei personaggi che ruotavano attorno a lei, dalla servitù ai ragazzi di strada, dai contadini ai mercanti. Insomma, la vita sicuramente poco agiata e faticosa che la povera gente conduceva e di cui abbiamo scarne testimonianze scritte. Le avrei chiesto cosa vedeva di così terribile attorno a lei tanto da indurla a finanziare instancabilmente con grosse somme di denaro opere di beneficenza a favore degli ultimi e dei diseredati.
Infine, secondo te, che tipo di patrimonio culturale credi abbia lasciato questo personaggio della nostra storia?
RISPOSTA:
Costanza lascia un patrimonio culturale di notevole bellezza come la Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e la Casa del Rifugio in via dei Tribunali, entrambe a Napoli. Chiesa davvero maestosa, la prima, ed incantevole per le rifiniture di pregio, per le opere in essa conservate e per l’annesso convento, ora sede del Tribunale Militare di Napoli. La Casa del Rifugio è attualmente sede della chiesa di Santa Maria del Rifugio.
E poi anticipaci i tuoi progetti. Hai altri manoscritti oppure opere nel cassetto che vorresti porre all’attenzione del pubblico e di che genere?
RISPOSTA:
Dopo essermi cimentata nella stesura di un saggio storico, seppur dallo stile per così dire agile e asciutto, vorrei mettermi alla prova con un libro di racconti, sempre a sfondo storico, unendo così la mia passione per la storia alla necessità di pubblicare un genere alla portata di tutti, che sia meno settoriale e che possa avvicinare la gente alla storia, che è e sarà sempre “magistra vitae”.
Segnaliamo il sito ufficiale della tua opera al link: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ e invitiamo il pubblico a ordinare il tuo libro in libreria oppure anche on line presso i maggiori store, perché va detto che è davvero molto interessante.
Grazie per la tua disponibilità!
Tiziana Iaccarino.
Dal sito Comunicati.eu: http://www.comunicati.eu/lopera-della-amato-semifinalista-al-trofeo-penna-dautore-20344
L’opera della Amato semifinalista al “Trofeo Penna d’Autore”.Scritto da Tiziana Iaccarino il 31 marzo 2014. Pubblicato in Arte, Cultura, Libri
La prima opera letteraria dell’autrice Rosa Amato dal titolo “Costanza del Carretto Doria: un’aristocratica napoletana dall’intraprendenza economica” (Impressioni Grafiche) pubblicata nel 2013 è partita col piede giusto ottenendo un buon posto in semifinale al 20° Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore” (6 febbraio 2014).
Un riconoscimento certamente meritato per un’autrice che ha esordito con la scelta di trattare in una biografia la vita di una nobildonna del ’500, tra l’altro nipote del noto ammiraglio Andrea Doria.
L’opera di pregio che sarà costata non poca fatica alla sua autrice in quanto ad analisi e ricerche in questo suo contesto e argomento, inoltre, ha ricevuto ottimi riscontri dai giornali e buone premesse per divenire una lettura gradevole e magari destinata non solo agli amanti del genere, ma anche (perché no?) alle scuole e agli studenti, ai professori e agli storici.
Una prova non da poco per Rosa Amato, nata a Napoli nel 1973, che ha studiato Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli discutendo una tesi in Storia moderna, manco a dirlo.
Una professionista che si è dedicata a ricerche e analisi storiche anche per l’Istituto per la Storia Sociale e Religiosa del Mezzogiorno. Un impegno non da poco che le ha portato, di certo, grandi soddisfazioni e meriti degni di questo nome.
In seguito, la Amato si è dedicata all’insegnamento, attualmente presso l’Istituto Superiore “Rita Levi Montalicini” di Acqui Terme in provincia di Alessandria, ha così dato inizio a un debutto letterario di interesse ampio che merita attenzione.
Per ogni info: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Tiziana Iaccarino.
Dal sito InTopic: http://www.intopic.it/articolo/185535/ I riscontri positivi della prima opera letteraria di Rosa Amato.Venerdì, 28 Marzo 2014, 3 letture
Riscontri positivi che certamente incoraggeranno l'autrice Rosa Amato a proseguire nella carriera letteraria, dopo l'esordio con l'opera storica "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" (Impressioni Grafiche).
Forse una scelta mirata quella della Amato, dopo aver studiato Scienze Politiche all'università Federico II di Napoli e aver discusso la tesi in Storia moderna, o forse una tappa della sua carriera, ma di certo un buon inizio, anche perché tra gli emergenti non si trovano facilmente studiosi o appassionati di Storie pronti a mettersi in gioco con la stesura di un argomento di cultura nazionale ad ampio raggio.
Certamente una scelta azzeccata, se si pensa che l'opera, ha già ottenuto delle soddisfazioni che la sua autrice ha portato a casa quasi a confermarle di aver intrapreso il cammino giusto.
Nel sito ufficiale dedicato all'opera e dove l'autrice si presenta, sono elencate solo alcune recensioni, gli articoli e un piacevole booktrailer, ma di certo i detti obiettivi non si saranno limitati a questo, perché la scelta di portare all'attenzione del pubblico la biografia di una nobildonna del '500, le permetterà di farsi conoscere da chi la Storia la apprezza da sempre per una passione naturale.
Inoltre, è possibile trovare ritratti, stemmi, fotografie e una documentazione molto vasta riguardante la famiglia del Carretto.
Ecco un estratto dalla pagina Fotogallery:
La famiglia "del Carretto" era divisa in rami, signori di Feudi del basso Piemonte e della Riviera Ligure di Ponente. Capostipite della famiglia fu Enrico del Vasto . I suoi figli, Ottone ed Enrico, si divisero i domini del padre :Ottone ebbe Savona, i Feudi est fra le Bormide, fino ad Acqui, Sessame, Bubbio, Cassinasco, Monastero Bormida e Ponti. Da Ottone discendono i "del Carretto" di Ponti e di Sessame. Da Enrico II, discendono i "del Carretto" di Mombaldone.
Per info: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Dal sito Positano News: http://www.positanonews.it/articolo/133853/la-prima-opera-dell-autrice-rosa-amato
28/03/2014La prima opera dell'autrice Rosa Amato.
L'opera di Rosa Amato.
La prima opera letteraria dell'autrice Rosa Amato è arrivata semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014) e ha ottenuto recensioni molto positive, articoli e buoni riscontri per essere un vero e proprio debutto. Dal titolo "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" (Impressioni Grafiche), il libro racconta la vita della nipote del grande ammiraglio Andrea Doria. Una figura femminile del '500 italiano che evidentemente ha catturato la curiosità e l'interesse dell'autrice che ha studiato Scienze Politiche e ha discusso una tesi in Storia moderna presso l'Università Federico II di Napoli. Si dice che Costanza del Carretto Doria, genovese di nascita, ma napoletana di adozione, sia stata una nobildonna ricordata per le sue doti umane e soprattutto di grande parsimonia e intraprendenza nell'amministrare il suo patrimonio, tanto da farlo fruttificare quattro volte tanto la dote iniziale, caratteristica questa lontana dall’atteggiamento noncurante che i nobili dell’epoca avevano per il denaro. Dopo aver sposato il Principe Carlo de Lannoy, divenne Principessa di Sulmona e si dedicò anche ad assistere i bisognosi. Una donna che incuriosisce per la sua forza d’animo, malgrado le tristi vicende della sua vita (rimase vedova e sola dopo appena 5 anni di matrimonio) e capace di risollevarsi dalla nei momenti difficili, nonostante una salute cagionevole. Una biografia che ne fa un quadro completo e alla portata del pubblico (lo stile adoperato è agile e asciutto, privo di tecnicismi tipici dei saggi storici) e degli amanti del genere, perché la Storia, dopotutto, è stata fatta anche e soprattutto da grandi uomini e grandi donne. Dati dell'opera. Titolo: "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica". Autrice: Rosa Amato Casa Editrice: Impressioni Grafiche Data di Pubblicazione: 2013 ISBN: 8861951201 ISBN-13: 9788861951204 Pagine: 172 Prezzo: € 10,00 Sito: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/
Dal sito NoiDonne.org: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=05349
Costanza del Carretto Doria.Costanza del Carretto Doria era una nobildonna genovese trasferitasi a Napoli. Dopo il matrimonio con il Principe Carlo de Lannoy divenne Principessa di Sulmona.
Costanza del Carretto Doria era una nobildonna genovese trasferitasi a Napoli. Dopo il matrimonio con il Principe Carlo de Lannoy divenne Principessa di Sulmona. Nipote del grande e conosciuto ammiraglio Andrea Doria, Costanza era secondogenita di Vittoria Piccolomini e Marcantonio del Carretto Doria.
Un donna che si è distinta dalle altre per l'epoca nella quale ha vissuto, sia attraverso le sue generose doti umane che per la sua capacità di gestire il patrimonio di famiglia, riuscendo a farlo lievitare di ben quattro volte la dote iniziale attraverso l’utilizzo degli strumenti finanziari dell’epoca. Una donna, quindi, non dedita a frivolezze inutili ma impegnata nel sociale e intraprendente economicamente.
A parlarne con un tratto certamente molto meticoloso è l'autrice Rosa Amato, insegnante, nella sua prima opera letteraria dal titolo "Costanza del Carretto Doria: un'aristocratica napoletana dall'intraprendenza economica" pubblicata da Impressioni Grafiche nel 2013.
Laureata all'Università Federico II di Napoli, l'autrice che ha studiato Scienze Politiche, ma ha trattato nella sua tesi di Storia moderna, è riuscita ad ottenere buoni riscontri dalla sua prima pubblicazione.
Ha ricevuto articoli e recensioni incoraggianti presso quotidiani campani ed è persino arrivata semifinalista al 20° Premio Letterario Internazionale "Trofeo Penna d'Autore" (6 febbraio 2014).
Ecco solo un paio di titoli di giornale riguardanti l'opera della Amato, menzionati anche sul sito indicato più sotto: "Costanza, grande donna" (Nero su Bianco, Aversa 2014), "Rosa Amato riscopre la Principessa Costanza" (Chiaia Magazine di Napoli, 2014).
L'opera è ordinabile in qualunque libreria italiana e presso i maggiori store on line.
Per info, il sito dedicato all'opera potrà offrire maggiori riscontri: http://costanzadelcarrettodoria.weebly.com/ .
Menzione anche su Libero, sezione 24x7 da fonte Positano News che è loro partner- Link: http://247.libero.it/focus/13631044/0/la-prima-opera-dell-autrice-rosa-amato/ .La prima opera dell'autrice Rosa Amato
30-3-2014
La prima opera dell'autrice Rosa Amato.. consentito l'uso dei testi con l'obbligo di citare la fonte come per legge, oppure contattare la redazione. La prima opera letteraria dell'autrice Rosa Amato e ...Leggi la notizia
DAL "PICCOLO" di Alessandria del 15/4/2014
NERO SU BIANCO - MAGGIO 2014
Premiazione Concorso Letterario "Franco del Pino " Santa Margherita Ligure (GE) - Villa Durazzo
-19 ottobre 2014 -
PREMIAZIONE CONCORSO LETTERARIO "CITTA' DI EBOLI (SA)"
Venerdì 21 novembre, nella Chiesa di San Nicola de Schola Graeca, nel cuore del Centro antico di Eboli, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso di libri editi ed inediti "Il Saggio - Città di Eboli" organizzato dal Centro Culturale Studi Storici "Il Saggio". La scrittrice Rosa Amato ha ricevito una targa ed una medaglia per il quarto posto della sezione saggistica.
Venerdì 21 novembre, nella Chiesa di San Nicola de Schola Graeca, nel cuore del Centro antico di Eboli, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso di libri editi ed inediti "Il Saggio - Città di Eboli" organizzato dal Centro Culturale Studi Storici "Il Saggio". La scrittrice Rosa Amato ha ricevito una targa ed una medaglia per il quarto posto della sezione saggistica.
DICEMBRE 2014.